top of page

Educazione sessuale nelle scuole: le discussioni sui social riguardo al DDL Valditara

  • Volocom
  • 14 nov
  • Tempo di lettura: 3 min

DDL educazione sessuale

Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere il disegno di legge sull’educazione sessuale nelle scuole promosso dal ministro Giuseppe Valditara. È stato introdotto infatti un emendamento al testo originario che toglie il divieto di fare educazione sessuale alle scuole medie. Il provvedimento introduce però l’obbligo di un consenso scritto preventivo dei genitori per tali attività nelle scuole secondarie (medie e superiori), e le vieta nelle scuole dell’infanzia e primarie


Abbiamo condotto una ricerca sui social network italiani, tra il 10 e il 13 novembre 2025, analizzando quasi 5mila post, per capire cosa ne pensano gli utenti social e quali temi hanno suscitato maggiore dibattito.


Nota sulla classificazione dei trend: uno stesso post può rientrare in più categorie se affronta più aspetti del tema


I 5 principali trend di discussione


trend di discussione sull'educazione sessuale

1) Età adeguata per l’educazione sessuale (71% dei post)

Una larga parte dei post si è concentrata sulla questione dell’età più giusta per avviare percorsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Da un lato alcuni utenti non condividono il divieto dell’educazione sessuoaffettiva alle elementari e soprattutto l’obbligo del consenso scritto dei genitori alle medie e alle superiori. Dall’altro lato troviamo post che appoggiano la norma contenuta nel ddl, secondo cui l’intervento va rinviato alle scuole medie e alle superiori con previo consenso genitoriale, ritenendo che alla primaria l’argomento sia ancora prematuro.


2) Scontro politico (61% dei post)

Una seconda vasta area di discussione riguarda l’aspetto politico della questione. Le opposizioni accusano il governo che con la legge si rischia di “bloccare” l’educazione sessuoaffettiva, generando importanti carenze di consapevolezza sui temi affettivi e sessuali nei ragazzi. I partiti della maggioranza – in particolare la Lega che accusa la sinistra di “paranoia e ossessione”– rispondono che il ddl non impedisce l’educazione sessuale, ma intende garantire il ruolo deli genitori nelle scelte educative dei figli e prevenire possibili “distorsioni ideologiche” (facendo riferimento a temi come la fluidità di genere). 


3) La richiesta di educazione sessuale da parte di giovani e genitori (59% dei post)

Molti post citano ricerche e sondaggi – ad esempio quelli dell’Osservatorio Durex‑Skuola.net – che testimoniano una forte domanda da parte di giovani e genitori affinché venga garantita un’educazione sessuale nelle scuole. Alcuni utenti esprimono frustrazione rispetto al fatto che, secondo loro, certe tematiche vengano trattate poco o male, e chiedono che la scuola assuma un ruolo attivo di educazione alla sessualità, alle relazioni e al consenso.


4) La difesa dei diritti dei genitori (33% dei post)

Una parte consistente del dibattito è occupata da utenti che si associano ai sostenitori del disegno di legge, inclusi i deputati del governo e gruppi come Pro Vita & Famiglia, che difendono il ddl come strumento di tutela della libertà educativa dei genitori. Secondo loro questa misura garantirebbe trasparenza verso i genitori, obbligando le scuole a informare in anticipo i materiali e i temi affrontati, e prevenendo presunti "indottrinamenti di genere" o ideologie "woke".


5) Il ritardo dell’Italia rispetto ad altri paesi europei (32%)

Infine, alcuni utenti osservano come l’Italia sia in ritardo rispetto a molti Paesi europei — Francia, Paesi Bassi, le nazioni nordiche — dove percorsi strutturati di educazione sessuale e affettiva sono spesso obbligatori o comunque molto articolati. Questi utenti definiscono l’approccio italiano regressivo e in alcuni casi “oscurantista”, invitando a guardare oltre confine per esempi di buone pratiche.


Un dibattito sull'educazione sessuale che va oltre il ddl

L’analisi delle discussioni social dal 10 al 13 novembre 2025 rivela che la proposta di legge del ministro Valditara ha acceso un dibattito intenso e poliedrico su età, ruolo della scuola, diritti delle famiglie e posizione del nostro paese nel panorama europeo. Se da un lato c’è una forte richiesta di educazione sessuale e affettiva, dall’altro emergono paure e resistenze legate a modalità, tempi e contenuti. In ogni caso, il ddl funge da catalizzatore per un confronto più ampio sulla funzione della scuola, sul consenso, sulla prevenzione e su come educare le nuove generazioni nelle relazioni intime e affettive

 
 
bottom of page