RICERCHE

I MINORI E LE SFIDE DELL’AI
Il progredire convulso dell'Intelligenza Artificiale non consente più di fermarsi a riflettere sulle conseguenze che tale progredire comporta. Ci sono implicazioni etiche importanti, ci sono ricadute che riguarderanno il mondo del lavoro, ci sono aspetti fortemente positivi e altri su cui dovremmo invece ragionare. Il rapporto fra intelligenza artificiale e minori, per esempio, o meglio ancora il rapporto fra minori e intelligenza artificiale: ci sono paletti da piantare ben saldi per non superare certi limiti? Esiste nel mondo un vasto movimento che punta a un "Internet sicuro" per i più giovani. Ora bisogna pensare a qualcosa di specifico sull'intelligenza artificiale.
Questo studio del Volocom Institute of Strategic Studies è un primo passo in questa direzione: partendo dal racconto dei media (come se ne è parlato negli ultimi mesi su stampa e web), sono proposti commenti e analisi ma soprattutto suggerimenti, indicazioni di strade possibili: questa rivoluzione deve essere per i minori una risorsa imprescindibile.
Ma i bambini che cosa ne pensano? Lo abbiamo chiesto ad alunni di IV e V elementare, ecco le loro risposte...

"UN DIO SENZA ESERCITI"
L’intolleranza religiosa, che spesso tracima nel terrorismo, nell’omicidio, nella persecuzione, fallisce il suo compito perché non riesce a ridurre totalmente a propaganda le ragioni della fede, che non ammettono confini e parlano all’uomo, alla sua dimensione più ultimativa e profonda. Le persecuzioni – così come emerge dalla ricerca contenuta in questo libro e realizzata dal Centro Studi di Volocom, il Volocom Institute of Strategic Studies – non sono il risultato di divergenze teologiche o dottrinali, ma sono alimentate da interessi politici e dalla strumentalizzazione delle fedi.
In questa prospettiva le istituzioni religiose, i giovani e le organizzazioni della società civile devono lavorare insieme per creare spazi di dialogo e piattaforme di confronto costruttivo. Le religioni, se liberate dai fardelli del fanatismo e della strumentalizzazione politica, possono diventare potenti veicoli di pace e riconciliazione. Allo stesso modo, chi non aderisce a una fede religiosa deve poter vedere il valore della cooperazione e della solidarietà come base di una società giusta e pacifica.
Il messaggio finale, quindi, non è solo di speranza, ma di azione concreta: il cambiamento parte da ognuno di noi, da come scegliamo di vedere l’altro, da come decidiamo di ascoltare e comprendere prima di giudicare. Un mondo migliore non è solo possibile, ma è nelle nostre mani. E Dio, ovviamente, non ha bisogno di alcun esercito!