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Google e Microsoft: una sfida a colpi di chatbot


L’estate scorsa eravamo ancora ignari dell’esistenza di ChatGPT, il chatbot figlio dell’americana OpenAI per il quale Microsoft ha pagato 10 miliardi di dollari. Il 3 novembre è stato lanciato il servizio e da quel momento stampa e web non hanno smesso di parlarne. Solo in questi ultimi 3 mesi sono stati prodotti circa 10mila articoli a riguardo. Tutti lo vogliono ma soprattutto tutti vogliono imitarlo. È qui che entra in gioco Google che recentemente ha annunciato il lancio del suo chatbot Bard, un software basato su AI conversazionale che combina la vasta conoscenza mondiale con l'intelligenza, la potenza e la creatività dei modelli linguistici di Google.

Qui la cosa si fa interessante: questo annuncio è avvenuto nello stesso periodo in cui Microsoft ha dichiarato di voler integrare ChatGPT in Bing, il suo motore di ricerca, che potrebbe portare ad un modo completamente nuovo di interagire con il web e di svolgere le ricerche che, solitamente, digitiamo su Google search. Il team di analisti di Volocom continuerà a monitorare l’argomento e aggiornarvi in merito ai suoi sviluppi.










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