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Il caso dell’imam di Torino e la percezione sui social

  • Volocom
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Il caso dell'imam di Torino

L’arresto prima e il successivo rilascio dell’imam di Torino Mohamed Shahin hanno acceso un ampio dibattito pubblico, intrecciando temi sensibili come sicurezza nazionale, giustizia, libertà di espressione e immigrazione. Una vicenda che, oltre al piano giudiziario e politico, ha trovato nei social network uno spazio centrale di confronto, scontro e narrazione.


Per comprendere come il caso sia stato percepito online, è stata condotta un’analisi di media monitoring sui contenuti pubblicati sui social network, con l’obiettivo di osservare volumi, sentiment e principali tematiche emerse nella conversazione digitale.


La distribuzione del sentiment sul caso dell'imam di Torino


Il sentiment dell'analisi sull'imam di Torino

Dal punto di vista del sentiment, il quadro che emerge è caratterizzato da una netta prevalenza di contenuti neutri, che rappresentano il 75% dei post analizzati (24.130 contenuti). Si tratta in larga parte di post informativi, di cronaca o di condivisione di notizie, privi di una presa di posizione esplicita sul caso. Accanto a questa maggioranza, si rileva una componente significativa di contenuti a tono negativo, pari al 23% (7.412 post), mentre i contenuti con sentiment positivo risultano residuali e si attestano al 2% (529 post).


Le tematiche dal sentiment negativo sul caso


Le tematiche dal sentiment negativo sull'imam di torino

Analizzando più nel dettaglio le tematiche dei post negativi, emerge una forte sfiducia nei confronti del sistema giudiziario e delle istituzioni. Una parte consistente della conversazione interpreta il rilascio dell’imam come un precedente pericoloso per la sicurezza dello Stato, mettendo in discussione l’efficacia delle politiche di controllo dell’immigrazione e dell’azione dello Stato nel tutelare i cittadini. In questo filone rientrano anche le richieste di pene più severe e di riforme radicali del sistema giudiziario, con critiche al potere dei giudici e accuse di una magistratura percepita come politicizzata.


Parallelamente, si diffonde una narrativa anti-islamica, che associa l’Islam a terrorismo ed estremismo, alimentando sentimenti di opposizione all’immigrazione e attacchi politici rivolti soprattutto a partiti di sinistra e al Movimento 5 Stelle, accusati di aver difeso posizioni considerate pericolose per la sicurezza nazionale.


Non mancano, infine, critiche rivolte al governo e alle istituzioni per presunte decisioni politicamente motivate o influenzate da pressioni esterne.


Le tematiche dal sentiment positivo sul caso


Le tematiche dal sentiment positivo sull'imam di torino

Di segno diverso le tematiche dei post a sentiment positivo, che delineano un quadro più articolato e meno omogeneo. In questo ambito, il sostegno si concentra soprattutto sull’apprezzamento per l’intervento di figure pubbliche e politiche ritenute centrali nel dibattito, sulla mobilitazione collettiva e sulle manifestazioni pacifiche, viste come strumenti legittimi di pressione democratica.


Una parte dei contenuti celebra il rilascio dell’imam Mohamed Shahin, valorizzandone il ruolo nel dialogo interculturale e nell’integrazione, mentre altri riconoscono un ruolo positivo ai media e alle iniziative giornalistiche che hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione sul caso e a contrastare fenomeni di islamofobia.


In misura più ridotta emergono anche prese di posizione critiche verso la detenzione nei CPR e l’espulsione come strumenti ritenuti lesivi dei diritti fondamentali.

 
 
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