Un anno dopo, Melissa colpisce. Ma l'uragano Milton fece più rumore.
- Volocom
- 31 ott
- Tempo di lettura: 3 min

A un anno di distanza dall’uragano Milton, un nuovo ciclone di eccezionale potenza — Melissa — ha colpito il centro America.
Milton fu “battezzato” il 5 ottobre 2024: raggiunse l’intensità Categoria 5 nel Golfo del Messico e si abbatté in Florida come categoria 3 il 9 ottobre 2024.
Melissa è stato nominato il 21 ottobre 2025: si è rapidamente intensificato fino a categoria 5 e il 28 ottobre 2025 ha colpito la Giamaica, per poi investire Cuba il 29 ottobre come Categoria 3. Al 31 ottobre, le cronache registrano decine di vittime (prevalentemente in Haiti e Giamaica) e danni ingenti in Giamaica, Cuba e Haiti.
Abbiamo indagato la risonanza mediatica dei due uragani sia sui social (in lingua inglese e italiana) che sulla stampa nazionale americana e del nostro Paese, misurando le menzioni dei due eventi nel periodo immediatamente successivo all’assegnazione del nome.
Metodologia dell'analisi sulla copertura mediatica di ciascun uragano
“Giorno 1” = giorno di assegnazione del nome: Milton: 5/10/2024; Melissa: 21/10/2025.
Finestra di osservazione: dal giorni dell’assegnazione del nome agli 8 giorni successivi:
Milton: 5–13 ottobre 2024
Melissa: 21–29 ottobre 2025
Canali analizzati:
Social in lingua inglese e lingua italiana;
Sei tra le principali testate nazionali americane e sei tra le principali italiane.
Criterio di conteggio: testo (social o stampa) che contenesse "hurricane"/"uragano" e il nome (“Milton” o “Melissa”).
Risultati emersi
Social (inglese):
Milton: > 6.000.000 menzioni
Melissa: ~ 800.000 menzioni

Social (italiano):
Milton: > 11.000 menzioni
Melissa: poco più di 3.000 menzioni

Stampa USA (6 testate):
Milton: 192 menzioni
Melissa: 29 menzioni

Stampa Italia (6 testate):
Milton: 42 menzioni
Melissa: 8 menzioni

Lettura dei dati
I numeri mostrano con chiarezza che Milton ha avuto una risonanza mediatica nettamente superiore a Melissa in tutti i canali e in entrambe le lingue considerate. Questo nonostante il quadro d’impatto (vittime e danni) ad oggi di Melissa — per come emerge dalle prime ricostruzioni — sia molto grave e, per alcuni indicatori, potenzialmente più severo di Milton. Infatti, alla luce delle fonti ufficiali e giornalistiche disponibili, Melissa risulta — allo stato delle informazioni al 31 ottobre 2025 — almeno comparabile, e probabilmente più letale e distruttivo di Milton.
I dati sulla risonanza non riflettono automaticamente la gravità oggettiva degli impatti. Diverse dinamiche sociali e mediatiche possono spiegare perché Milton abbia fatto più rumore di Melissa:
Rilevanza geopolitica e prossimità
L’impatto di Milton ha coinvolto la Florida — uno Stato ad altissima visibilità mediatica, con un sistema informativo, politico ed economico di rilievo globale, e un’enorme base di utenti social attivi in lingua inglese. Questo genera una spinta di amplificazione naturale. Nel caso di Melissa, i Paesi più colpiti (Giamaica, Cuba, Haiti) hanno minore centralità geopolitica e visibilità mediatica.
Ecosistemi social e “effetto rete”
Gli utenti statunitensi (in particolare in Florida) hanno elevata penetrazione social, con community multilingue e creator locali capaci di generare molti contenuti (video, dirette, aggiornamenti) che vengono ripresi dai media. Per quando riguarda le aree colpite da Melissa, questo discorso non è altrettanto valido
La "centralità mediatica" dipende dal luogo geografico?
Nel confronto tra risonanza mediatica Milton ad oggi domina nettamente su Melissa in tutti gli indicatori rilevati nella medesima finestra di 8 giorni.
Allo stesso tempo, al 31 ottobre 2025 sembrerebbe che l’impatto complessivo di Milton sia potenzialmente maggiore in termini di vittime e danni causati. Questo paradosso — più danni sul campo, ma meno eco nell’immediato — è coerente con una maggiore centralità mediatica della Florida rispetto a Giamaica, Haiti e Cuba.
Nota: le valutazioni su vittime e danni di Melissa sono in evoluzione; quelle su Milton sono ormai consolidate nei rapporti ufficiali (NHC). L’aggiornamento dei dati economici e umani nelle prossime settimane potrà raffinare ulteriormente il quadro comparativo.
