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Abusi sui minori: in tre anni raddoppiata l’attenzione dei media italiani

Negli ultimi tre anni i media italiani hanno dedicato sempre più articoli al tema degli abusi sui minori: dal 2021 al 2023 le notizie sono raddoppiate, passando da una media di 220 articoli al giorno a una di 460 uscite


Dal grooming al revenge porn, dalla pedofilia al turismo sessuale: sono solo alcuni dei troppi fenomeni di abuso a cui i minori sono soggetti e su cui occorre tenere i “riflettori” sempre accesi per capire e agire. Un compito, questo, condiviso da istituzioni, mondo associativo e media di informazione.


Volocom, azienda leader nel monitoraggio dell’informazione, in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia ha analizzato in collaborazione con Telefono Azzurro quanto i media italiani affrontino i principali fenomeni di abuso sui minori che si verificano online e “dal vivo”. I risultati dell’analisi sono stati presentati a Palazzo Chigi nel corso dell’evento “Nessuno ne vuole parlare” alla presenza della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Maria Roccella e trasmesso in diretta da ANSA.


Negli ultimi tre anni i media italiani hanno dedicato sempre più articoli agli abusi sui minori: dal 2021 al 2023 le notizie sono infatti raddoppiate (+103%), passando da una media di 220 articoli al giorno a una di 460 uscite. Un segnale che, se da un lato evidenzia la preoccupante quantità di casi di cronaca legati a questi fenomeni, dall’altro testimonia la crescita delle attenzioni dei media dopo il calo del precedente triennio. Se si guarda agli abusi perpetrati offline, infatti, dal 2019 al 2021 si sono scritti in media 100 articoli in meno al giorno su questi temi (-40%). Complice la pandemia da Covid-19, sono contemporaneamente aumentate – assieme ai rischi – le notizie riguardanti gli abusi sui minori messi in atto online, cresciute del 50% dal 2020 al 2021. Il 2022 ha visto il ritorno dell’offline (+65%) e un correlato calo dell’online (-11%), a conferma di come il Covid-19 abbia progressivamente spostato queste condotte dal mondo “fisico” a quello del web e della tecnologia.


E infatti, guardando agli ultimi cinque anni – dal 2019 al 2023 – sono ancora gli abusi offline a essere maggiormente presenti nelle notizie italiane: 8 su 10 riguardano temi legati a pedofilia, sfruttamento sessuale, esibizionismo, abusi sessuali, adescamento, Teen Dating Violence e turismo sessuale. Il restante 20%, invece, tratta i rischi connessi all’avanzata del digitale quali pedopornografia, revenge porn, sexting, sextortion, grooming e Child Sexual Abuse Material.

Sono famiglia (45%), scuola (23%) e social network (21%) i contesti a cui sono associati più spesso i temi degli abusi sui minori sui media italiani. Seguono più distaccati il mondo dello sport (5%), il gaming (4%), il mondo scout (1%) e le app di dating (1%). Una gerarchia che cambia vistosamente se si passa dalla vita reale a quella “digitale”: in quest’ultima nelle news italiane a prevalere sono i rischi legati ai social network. Anche il gaming, al quinto posto nei fenomeni offline, supera il contesto sportivo per prevalenza di articoli legati agli abusi a danno di bambini e ragazzi, seppur rimanendo ancora un ambiente poco “raccontato” da giornali e siti web.


“Quello degli abusi sui minori è un tema su cui non possiamo permetterci di abbassare la guardia e su cui deve sempre essere alta l’attenzione, affrontandolo e parlandone in tutte le sedi”, dichiara Andrea Franchini, Direttore Editoriale di Volocom. “Anche il mondo dell’informazione non deve essere da meno e la nostra analisi, seppure rilevi un andamento discontinuo dell’attenzione mediatica sui vari fenomeni di abuso che colpiscono i minori, sembra confermare una crescente sensibilità sull’argomento”.





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